Tra le meraviglie archeologiche ritrovate in Basilicata – a volte per caso – sono venute alla luce a Banzi (Potenza) tra il 1962 e il 1967 nove pietre cilindriche con sopra delle strane incisioni. Inizialmente non si è capito subito di cosa si trattasse ma, grazie agli studi di Mario Torelli, si è compreso che le pietre facessero parte di un “Templum augurale – Auguraculum” di origine romana.
Cos’è un templum augurale?
Si tratta di uno spazio sacro per la religione romana nel quale un sacerdote effettuava dei riti per poter interrogare le divinità affinché potessero esprimere il loro giudizio su alcune questioni.
La famosa divinazione.
I romani, così come i greci, di frequente interrogavano i propri Dei per prendere alcune decisioni, a volte importanti e a volte anche su questioni di dubbia rilevanza: intraprendere o meno una nuova guerra oppure maritare o meno quella donna. Le questioni poste agli Dei erano tantissime e disparate e a volte simili a quelle che potremmo fare oggi ad una cartomante.
Le 9 pietre cilindriche venivano suddivise su tre file e sistemate a terra in modo da formare un rettangolo. La loro posizione non era casuale e doveva rispettare l’allineamento est-ovest per riproporre il percorso che effettua il sole.

BIVAV B(ene) IV(vante) AV(e) che favorisce | IOVI Giove (Divinità) | SINAV SIN(ente) AV(e) Che consente |
AAR A(ve) AR(cula) che vieta | SOLEI Sole (Divinità) | RAVE R(emore) AVE Che Ritarda |
CAVAP C(ontraria) AV(e) A(uspicium) P(estiferum) Contrario – Pericoloso – Pestifero | FLUS Flora (Divinità) Dea della fioritura delle piante | CAEN C(ontraria) A(ve) EN(ebra) Contrario – Dannoso |
Come funzionava un templum augurale
Nel corso dei millenni le divinazioni sono avvenute in tantissimi modi, spesso però era necessario un intermediario che si interponesse tra Dei e umani. Sovente erano sacerdotesse e sacerdoti che dedicavano la propria vita al rito della divinazione.
Per il templum augurale, come dicevamo, esisteva la figura del “Augure“, un sacerdote che con il suo bastone ricurvo il “lituo” – simile al pastorale dei vescovi moderni – tracciava in aria un rettangolo sacro e nel quale poneva la sua attenzione. Il suo compito era d’interpretare la volontà degli Dei osservando il volo degli uccelli. Facendo caso alla loro tipologia, alla direzione del volo, e al fatto che volassero da soli o in gruppo.
In un unica parola: Ornitomanzia.

Arti divinatorie
Sebbene oggi l’ornitomanzia possa sembrare una pratica assai strana e probabilmente poco autentica, in passato era presa molto in considerazione e insieme ad altre rappresentavano le famose “arti divinatorie”. Come ad esempio l’estispicina (esame delle viscere degli animali ) o la oniromanzia (l’interpretazione dei sogni ). C’è una teoria nella quale si afferma che esiste una corrispondenza tra il singolo e i molti, tra spirito e materia, tre macrocosmo e microcosmo – teoria sostenuta anche da Carl G. Jung – e secondo questa teoria i segni divini potevano venire “dedotti” in una maniera non causale ma sincronica, cioè secondo l’analogia simbolica con un determinato modello o archetipo di riferimento.
Sono sicuro che molti di voi hanno arricciato il naso leggendo di questa teoria, ma se vi dico “Oroscopo“, cosa viene in mente? In fondo non si basa anche l’astrologia su una teoria molto simile a quella descritta ?
Un templum in Basilicata a Venosa

Come dicevo all’inizio di questo articolo, abbiamo la fortuna di poter ammirare un templum augurale di quell’epoca – forse l’unico nel suo genere – oltretutto conservato anche in buono stato. Naturalmente solo nelle parti non deperibili.
Questa meraviglia si trova al museo archeologico nazionale di Venosa, un museo che recentemente ha subito un notevole ed interessante ammodernamento tecnologico. Touchscreen, video mapping e pannelli informativi, vi guideranno dal periodo pre-romano sino al rinascimento. Un vero e proprio “viaggio” che sono sicuro piacerà sicuramente ai più piccoli perché interattivo e piacevolmente fruibile.
Insieme alle pietre del templum auguraculum è stato sistemato anche un pannello con infografica che mostra e spiega con dovizia di particolari come doveva apparire questo spazio sacro.
Personalmente ho trovato quelle pietre dannatamente energetiche e credo che trasmetterà anche a voi una sorta di energia positiva. Chissà se funzionano ancora quelle pietre. ;-)
A Venosa, tra l’altro, c’è molto altro da vedere e altri misteri da svelare.
Arriveranno nuovi interessanti articoli.
Stay tuned.
Per tutte le informazioni sul museo archeologico nazionale di Venosa a questo sito.
R.