Ci sono diverse leggende legate al Crocifisso di Forenza. La più incredibile riguarda Fra’ Angelo, un frate scultore che, dopo aver completato il corpo di una statua raffigurante il Cristo morente, si preparava a scolpire la testa. Nonostante i suoi molti tentativi, non riusciva a modellare una testa all’altezza della rappresentazione. Per molti giorni provò ad abbozzare qualcosa ma senza successo. Ma una bella mattina, quando tolse il velo che copriva la statua, rimase stupefatto nello scoprire che la testa era stata completata: un angelo, sceso dal cielo durante la notte, aveva scolpito un volto identico a quello di Cristo che aveva in mente. Un meraviglioso volto era comparso per miracolo e non solo, aveva una caratteristica davvero unica.
Questa caratteristica si può ammirare ancora oggi: il magnifico volto di Cristo cambia in base alla posizione da dove la si osserva: Se la si guarda dal lato destro si vedrà l’espressione di Gesù morto, guardandola di fronte si vedrà l’espressione di Gesù agonizzante mentre si scorgerà Gesù sorridente guardandola dal lato sinistro.
Che sia merito di una mano angelica o meno, è davvero incredibile osservare come cambia l’espressione del Cristo in base alla posizione.
È comunque presente nella tradizione orale di Forenza, una filastrocca che gli anziani ricordano ancora: “Fra’ Angelo in sogno incontrò Gesù, lo vide in cielo e lo scolpì sulla terra.”
Un altro detto antico recita: “Non abbiate paura, il tredicesimo Cristo si è fermato a Forenza!”
Questo conferma le fonti che indicano che il Crocifisso di Forenza sia stato il tredicesimo e l’ultimo lavoro di Fra’ Angelo. Questa frase è probabilmente legata alle catastrofi naturali che hanno colpito il paese nel corso del tempo. Gli anziani la raccontavano ai giovani per rassicurarli, dicendogli che il Crocifisso li avrebbe protetti dalle alluvioni, dai terremoti e dalle frane.

Il Crocifisso di Forenza si narra che ha anche avuto anche un ruolo importante nella difesa del convento e del paese. Una seconda leggenda narra che durante la seconda Guerra Mondiale i soldati tedeschi, che si erano accampati nei pressi del convento, cercarono di rubare il Crocifisso dall’altare. Ma si scatenò un terremoto, limitato alla sola chiesa, che spaventò i tedeschi al punto di lasciare il paese in fretta e furia.