Luigi di Gianni è stato uno dei più grandi registi documentaristi italiani del XX secolo.
Nato a Napoli nel 1926, Di Gianni ha iniziato la sua carriera cinematografica negli anni ’50, concentrandosi principalmente su temi antropologici, religiosi e sociali. Ha esplorato l’intreccio tra ritualità pagana e cattolicesimo popolare nell’Italia del Sud in modo particolare.

La sua fama è dovuta in gran parte alla sua capacità di raccontare storie con una profondità emotiva e una sensibilità unica, che gli hanno permesso di creare documentari come “Magia Lucana (1958)” e “Nascita e morte nel meridione – San Cataldo (1959)”.
Ma ciò che rende Di Gianni veramente unico è la sua capacità di raccontare le storie attraverso l’uso sapiente delle inquadrature e della fotografia. Infatti, in questo Di Gianni è stato un maestro, utilizzando la luce e l’ombra per creare immagini che trasmettono emozioni profonde, uniche.
Uno dei suoi documentari più famosi, “Magia Lucana (1958)”, è un esempio perfetto di come Di Gianni abbia creato un’atmosfera incredibilmente suggestiva. Il documentario segue la vita magica dei lucani, mostrando le paure, i riti e le sofferenze dei poverissimi contadini lucani. Di Gianni ha saputo catturare la vita difficile dei lucani attraverso la sua videocamera, basandosi sugli studi del suo amico Ernesto De Martino e usando audio originali catturati direttamente sul campo.
Ma Di Gianni non ha mai limitato il suo lavoro in Basilicata, I suoi documentari sono stati girati in tutta Italia, Calabria, Campania, Friuli e Sicilia, ma rimase affascinato dal sud Italia dove approfondì gli aspetti Etnografici e Sociologici con una sensibilità unica.
Purtroppo Di Gianni è morto nel 2019 ma il suo lavoro continua ad ispirare le generazioni successive di cineasti e artisti. La sua eredità è stata celebrata in numerose mostre e retrospettive, e il suo nome viene citato spesso quando si parla delle grandi personalità del cinema.
È stato un artista straordinario che ha saputo catturare la bellezza e la complessità della vita attraverso la sua videocamera. La sua capacità di raccontare storie lo ha reso uno dei grandi registi italiani e un documentarista di grande rilievo, la cui eredità è il punto di riferimento per chi si avvicina a questo tipo di attività .
Ho avuto la fortuna di conoscerlo personalmente nel 2017 durante un corso organizzato dalla “Lucana Film Commision“. In quella occasione raccontò i primi giorni passati in Basilicata con Ernesto De Martino e dello stupore nel vedere alcune delle tradizioni lucane più antiche, come la lamentazione funebre e la rimozione della “presa ad occhio”.
Ricordo ancora le sue parole quando raccontava della sua etica professionale e sul perché un documentarista deve rispettarla.
Grazie Maestro Di Gianni.
R.
Filmografia di Luigi Di Gianni
- L’arresto (1954)
- Sulle strade di notte coregia con Turi Vasile (1956)
- Il combattimento di Tancredi e Clorinda (1956)
- Il copriteiera (1957)
- La frattura (1957)
- La finestra illuminata (1958)
- L’ultima faccia di Medusa (1958)
- Il gallo canta a mezzanotte (1958)
- Magia Lucana (1958)
- Donne di Bagnara (1959)
- Frana in Lucania (1959)
- Marrane (1959)
- Nascita e morte nel meridione – San Cataldo (1959)
- Pericolo a Valsinni (1959)
- La punidura (1959)
- Via Tasso (1960)
- L’ Annunziata (1961)
- Grazia e numeri (1961)
- Ragazze dell’avanspettacolo (1961)
- Antiche città della Bulgaria (1962)
- Cinegiornale della pace (1962)
- Maschere e negri (1962)
- Il monastero di Rila (1962)
- Provocazioni (1962)
- Le rocce di Belogradcick (1962)
- Tracce dell’antica Roma in Bulgaria (1962)
- Carnevale a Ronciglione (1963)
- La fabbrica dei santi (1963)
- Lotta contro i Mostri (1963)
- I misteri di Roma (1963)
- La tragedia del Vajont (1963)
- Turchiaro e gli animali (1963)
- L’uomo e la maschera (1963)
- Vajont (1963)
- Il sogno (1964)
- La città oppressa (1964)
- Inchiesta a Povilio (1964)
- Le malghe (1964)
- Un paese che frana (1964)
- Un paese della Carnia (1964)
- Incubo (1965)
- La Madonna di Pierno (1965)
- Il male di San Donato (1965)
- Il Messia (1965)
- Viaggio in Lucania (1965)
- La tana (1966)
- I fujenti (1966)
- Il lagno (1966)
- La ragazza di plastica (1967)
- L’ultimo nastro di Krapp e Atto senza parole (1967)
- Corrispondenza dall’Emilia (1967)
- Il culto delle pietre (1967)
- Essere capo (1967)
- Processione a Pontecorvo (1967)
- Tempo di raccolta (1967)
- Il ricevimento (1968)
- La letteratura del disgelo (1968)
- L’apparizione (1968)
- Chanukkà (1968)
- Una malattia che si chiama Sud (1968)
- Morte di un’attrice (1968)
- La nascita di un culto (1968)
- La potenza degli spiriti (1968)
- L’altra medicina (1970)
- L’attaccatura (1971)
- Dottori: aeropittore futurista (1971)
- La Madonna del Pollino (1971)
- Montevergine (1971)
- Morte di Padre Pio (1971)
- Morte e grazia (1971)
- La possessione (1971)
- Il cancelliere Krehler (1972)
- Il tempo dell’inizio (1974)
- Basilicata. Una regione per l’uomo (1976)
- Il processo (1978)
- Basilicata. Una regione fra due mari (1978)
- Venezia, una mostra per il cinema (1982)
- La Milano di Achille Bertarelli (1987)
- Arte del vetro. La tradizione veneziana (1988)
- Zavattini (1989)
- Ailano. La tradizione (2005)
- La Madonna in cielo, la “matre” in terra (2006)
- Carlo Gesualdo da Venosa – appunti per un film (2009)
- Un medico di campagna (2012)
- Appunti per un film su Kafka (2013)
- Lucania persa Ritorno a San Cataldo (2014)